Bertolini Paolo

Nome: Paolo
Cognome: Bertolini
Luogo di nascita: Pordenone
Data di nascita: 17/03/1922
Luogo di morte: San Pietro di Ragogna
Provincia/Stato morte: Udine
Data di morte: 19/06/1944
Ramo di Azione cattolica:

Sommario

Note biografiche

Paolo Bertolini nacque a Oderzo, in provincia di Treviso, il 17 marzo 1922 da Domenico e Maria Corazza, una famiglia di modeste condizioni economiche. Trasferitosi durante la giovinezza a Pordenone, qui ebbe modo di attendere agli studi elementari e medi e, nel corso del tempo, di avvicinarsi agli ambienti dell’associazionismo cattolico. Iscrittosi al circolo Giac «San Giorgio», si impegnò con serietà e dedizione nelle attività del gruppo tanto da essere designato alla carica di vicepresidente parrocchiale.

Terminato il percorso scolastico e ottenuto il diploma, volle iscriversi all’università per coltivare gli studi umanistici. In questo periodo, anche per poter dare un aiuto finanziario alla famiglia, accettò la cattedra di maestro presso alcuni istituti friulani. Fu in questa occupazione che B. venne raggiunto dalla notizia della caduta del regime fascista e, successivamente, da quella della ratifica dell’armistizio di Cassibile che poneva ufficialmente fine alle ostilità con gli angloamericani. Al contempo, però, il proclama dell’8 settembre, letto dal maresciallo Pietro Badoglio al microfono dell’Eiar, non chiariva i caratteri del rapporto che le forze armate italiane avrebbero dovuto avere con l’ex alleato germanico. I tedeschi, già preparati all’eventualità, si mossero fin da subito per riuscire a occupare tutti i centri nevralgici dell’Italia settentrionale e centrale.

Espresso fin da subito il desiderio di opporsi all’occupazione nazifascista, il giovane prese immediati contatti con il movimento resistenziale che andava formandosi nelle vicinanze di Pordenone e già nelle settimane successive si unì a un gruppo di partigiani che agivano in particolare nella zona della locale stazione ferroviaria allo scopo di sabotare le linee e aprire i vagoni che portavano i prigionieri dei tedeschi nei campi in Germania. A questo, inoltre, venne affiancata una laboriosa attività volta alla produzione di documenti falsi da fornire a partigiani, renitenti alla leva repubblichina, ricercati e fuggiaschi. La documentazione, però, non permette di ricostruire ulteriormente il suo impegno resistenziale, che pure lo portò tra le fila della 3ª brigata Osoppo Friuli, probabilmente nel battaglione guidato dalla futura medaglia d’oro al valor militare e socio della Giac Giuseppe De Monte, e a perdere la vita, il 19 giugno 1944, durante uno scontro a fuoco con un reparto tedesco mentre si trovava con alcuni compagni in località San Pietro di Ragogna, in provincia di Udine.

Fonti e bibliografia

  • Isacem, Giac, b. 772, fasc. Beraldi-Bevilacqua.
  • Acs, Ricompart, Commissione regionale triveneta, fasc. Bertolini, Paolo.

Hanno fatto parte di Gioventù italiana di Azione cattolica anche:

ISACEM – Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI
Via Aurelia, 481 – 00165 Roma. Tel. 06.66 27 925 – 06.66 132 443 – info@isacem.it

Metodi di Ricerca

L’opzione Cerca permette di interrogare l’intera banca dati attraverso una parola chiave a scelta libera che verrà ricercata all’interno di tutte le schede presenti. 

Se il termine inserito è presente in alcune schede biografiche, si verrà ricondotti a una specifica pagina di ricerca che proporrà solo i resistenti che contengono all’interno della loro biografia la parola ricercata. A questo punto, sarà anche possibile selezionare ulteriori filtri proposti dall’interfaccia interattiva.

Per cominciare una nuova ricerca, tornare su Consulta la banca dati.