Aldo Carrara nacque il 9 aprile 1924 a Dalmine, in provincia di Bergamo, da Innocente e Maria Rocchetti. La famiglia era residente nel quartiere di Sforzatica, dove il giovane fece parte, prima come aspirante, quindi come socio effettivo, del circolo Giac «San Luigi» attivo presso la parrocchia di Santa Maria d’Oleno. Oltre a questo, però, non è nota e ricostruibile la sua storia personale almeno fino alla sua scelta partigiana che, secondo il fascicolo conservato presso lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e le donne della Resistenza, fu abbastanza tarda visto che solamente dal 1° ottobre 1944 fu annoverato ufficialmente tra le fila della Brigata Val Corsaglia del Gruppo divisioni Rinnovamento, un nucleo partigiano composto soprattutto da giovani cuneesi e da ex militari che operava nella valle dalla quale prendeva il nome. Questo non esclude, bisogna sottolinearlo, la possibilità che egli abbia supportato il movimento resistenziale o fatto parte di altre bande anche prima di questa data.
Anche relativamente agli eventi che portarono alla sua morte allo stato attuale è possibile fornire un quadro tutt’altro che esaustivo. L’unica certezza, infatti, è che il 15 novembre 1944 morì a Frabosa Soprana, piccolo comune in provincia di Cuneo, a causa delle numerose ferite riportate nel corso di uno scontro a fuoco sostenuto qualche giorno prima dal suo gruppo contro un reparto nazifascista in operazione di rastrellamento.