Ciarapica Luigi

Luigi Ciarapica
Immagine: Anpi Tolentino
Nome: Luigi
Cognome: Ciarapica
Luogo di nascita: Tolentino
Provincia/stato: Macerata
Data di nascita: 09/12/1926
Luogo di morte: Kahla
Provincia/Stato morte: Germania
Data di morte: 01/06/1945
Ramo di Azione cattolica:

Sommario

Note biografiche

Luigi Ciarapica nacque il 9 dicembre del 1926 a Tolentino, in provincia di Macerata, da Nicola e Maria Montecchi. Il giovane attese agli studi elementari e medi nel paese natale e, nel contempo, ebbe la possibilità di inserirsi tra le fila del locale circolo Giac «San Francesco» attivo presso la basilica di San Nicola. Desideroso di poter continuare il proprio percorso scolastico, il giovane si iscrisse alla scuola per l’avviamento professionale a Macerata.

L’8 settembre del 1943 C., allora sedicenne e ancora studente, fu raggiunto dalla notizia della firma dell’armistizio di Cassibile, che poneva fine alle ostilità con le forze angloamericane ma lasciava aperto il nodo circa i rapporti da tenere con l’ex alleato germanico già presente con le proprie truppe nel territorio nazionale. A causa di questa ambiguità e incertezza, le truppe tedesche della Wehrmacht poterono dare avvio all’operazione Achse con la quale, sfruttando la mancanza di direttive e lo sbandamento dei reparti del Regio esercito, riuscirono a occupare tutti i centri nevralgici dell’Italia settentrionale e centrale. Fu così che il giovane, nel corso dei mesi successivi, ebbe modo di constatare la durezza dell’occupazione tedesca nell’Italia e di vedere la nascita della Repubblica sociale guidata da Mussolini.

Dopo aver preso contatti con il movimento resistenziale attivo nel maceratese, a seguito dei bandi emanati da Graziani che comprendevano anche la sua classe di leva, decise di rompere gli indugi e aggregarsi alle fila della brigata Garibaldi Spartaco che, al comando di Achille Barilatti, operava principalmente a Montalto di Cessapalombo, località presso la quale aveva trovato il pieno supporto della popolazione locale. Si trattava di una banda formata da diversi giovani nati e cresciuti nella zona, tra i quali spiccava una folta pattuglia di soci della Giac di Tolentino che erano cresciuti insieme nel circolo «San Francesco». La formazione, pur potendo contare su un numero non esiguo di effettivi, fu per lungo tempo limitata nelle sue attività dalla endemica penuria di armi e munizioni che costrinse i comandanti a preferire per lungo tempo le azioni di sabotaggio piuttosto che quelle di guerriglia armata.

L’impegno partigiano di C. ebbe termine nella prima settimana di giugno del 1944 quando, durante una vastissima operazione di rastrellamento condotta dalle forze nazifasciste allo scopo di reprimere le sacche di Resistenza ancora presenti nella zona del maceratese, venne individuato insieme ad alcuni compagni e posto in stato di arresto. Pochi giorni più tardi il giovane fu deportato nel campo di concentramento di Kahla, dove la manodopera coatta era destinata alla produzione di armi e aerei da caccia. Poco sappiamo delle condizioni di vita alle quali fu costretto nei suoi anni di prigionia, se non quello che si può desumere dalla documentazione inviata nel dopoguerra alla famiglia per comunicare la sua morte. C. fu infatti tra i molti internati italiani designati per i lavori da svolgere nelle gallerie sotterranee, così progettate per evitare i copiosi bombardamenti alleati, usate come infrastrutture per l’assemblaggio delle componenti richiesti dall’aviazione tedesca. Fortemente debilitato nel fisico a causa delle terribili condizioni di lavoro e del trattamento subito dalle guardie, il giovane morì il 1° giugno del 1945 dopo che il campo era stato definitivamente liberato.

Fonti e bibliografia

  • Isacem, Giac, b. 793, fasc. Soccorso della Gioventù, sfasc. Marche; b. 773, fasc. Ciabatti-Conotte.

Hanno fatto parte di Gioventù italiana di Azione cattolica anche:

ISACEM – Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI
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