Micca Germano

Germano Micca
Immagine: Isacem, Fondo Giac
Nome: Germano
Cognome: Micca
Nome di battaglia: Micot
Luogo di nascita: San Germano Chisone
Provincia/stato: Torino
Data di nascita: 26/04/1915
Luogo di morte: San Germano Chisone
Provincia/Stato morte: Torino
Data di morte: 10/11/1944
Ramo di Azione cattolica:

Sommario

Note biografiche

Germano Micca nacque il 26 aprile 1915 a San Germano Chisone, un piccolo comune nella Val Chisone, da Natale e Francesca Sibona. Trascorse gran parte della sua vita nel paese natale, dove fu fin da giovanissimo socio del circolo Giac «G. Caramassia», al quale diversi anni più tardi si iscrisse anche Alfonso Zacco, di quasi dieci anni più giovane ma con il quale M. condivise il periodo resistenziale tra le fila della medesima formazione.

La documentazione di archivio non ci permette di dar conto della sua vita fino alla sua scelta partigiana. La sua scheda personale conservata nel fondo Ricompart, infatti, fornisce un ben poco approfondito quadro del suo impegno militare durante la Seconda guerra mondiale, indicando solo la sua appartenenza al distretto militare di Pinerolo. Dunque, visto che la sua partecipazione alla Resistenza viene attestata solo dal marzo 1944, si può supporre che al momento della ratifica dell’armistizio di Cassibile, con il successivo sbandamento di gran parte dei reparti del Regio esercito, egli avesse deciso di far ritorno a casa e di rimanervi per qualche tempo, eludendo così la chiamata alle armi dei primi bandi Graziani e rendendosi dunque disertore della leva repubblichina.

Questa ricostruzione, oltre che accomunare molti dei percorsi personali dei suoi futuri compagni nel movimento resistenziale, trova sostegno nel fascicolo riguardante la sua attività partigiana, che nel marzo 1944 lo colloca per la prima volta tra le fila della brigata Val Germanasca “Willy Jervis” della 5ª Divisione alpina Gl “Sergio Toja” (socio della Giac e futura medaglia d’oro colpito a morte dai nazifascisti durante un’azione alla stazione ferroviaria di Bibiana). La sua formazione operava principalmente in zone non molto distanti dalla Val Chisone e dal suo comune di residenza.

Anche i riferimenti all’impegno resistenziale di M. sono comunque decisamente scarni: sappiamo che, dopo aver assunto il nome di battaglia di «Micot», grazie alla sua preparazione militare riuscì a distinguersi in diverse operazioni, tanto da meritarsi il ruolo di caposquadra. In questo ruolo, il 10 novembre del 1944, durante un combattimento contro forze nazifasciste proprio nei pressi di San Germano Chisone, cadde colpito a morte da una raffica di mitraglia nemica. In questo luogo, nel dopoguerra, i comandi della sua divisione vollero che fosse posta una targa commemorativa con questo breve testo: «Micot e Marcello caduti sotto il piombo nazifascista il 10.11.1944».

Fonti e bibliografia

  • Isacem, Giac, b. 774, fasc. Meoni-Monica.
  • Acs, Ricompart, Commissione regionale Piemontese per l’accertamento delle qualifiche partigiane, fasc. Micca, Germano.

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