Fiorenzo Trevisan nacque a Ronchi dei Legionari (Go) il 26 giugno 1925 da una famiglia di antica tradizione paesana. Era un bambino di carattere mite; all’età di nove anni era già iscritto all’Azione cattolica e si distinse per impegno e dedizione diventando aspirante capo e segretario del circolo della Giac “San Lorenzo martire”. Altrettanto esemplare era nel servizio liturgico e nella comunità parrocchiale. Juniores, a sedici anni divenne presidente del circolo parrocchiale. Fu un servizio che prestò con impegno e dedizione attorniato da un grande numero di amici, in anni non facili, ma che sarebbero diventati momento di formazione per una nuova stagione della vita della comunità, della Chiesa e del Paese.
«Esemplare nell’Associazione, Fiorenzo era dotato di intelligenza sveglia e di soda cultura, si distingueva per la bontà singolare, per la calma che tranquillizzava, per il senso pratico superiore alla sua età, per la sua pietà convinta, per il suo attaccamento alla Chiesa e all’Azione Cattolica»: queste sono le parole con le quali Gino Turri (diventato poi sacerdote) descrisse la figura dell’amico.
Nel 1944 i tedeschi reclutarono le classi dei giovani 1923-24-25 e tra questi il diciannovenne Fiorenzo Trevisan che fu assegnato alla Todt per l’esecuzione di opere di difesa nella vicina zona carsica. Tra il 16 e il 17 marzo 1944, dopo una sortita partigiana contro i tedeschi, venne prelevato con gli altri giovani del campo e decise di seguire le brigate clandestine che lottavano sul Carso e di lui non si ebbero più notizie.
Si seppe poi che tragicamente fu ucciso il 2 maggio 1944 lungo la strada che da Postumia porta a Gorizia. Fu ad arte diffusa la notizia che fosse stato ucciso dai tedeschi, ma in paese trapelò ben altra verità e gli assassini furono tutelati dall’omertà complice di chi aveva ricevuto l’ordine di tacere.
Le spoglie, esumate a Vittuglie (vicino a Nova Gorica), furono riportate dalla famiglia a Ronchi dove dal 1° novembre 1945 a conclusione di un solenne rito riposano nel locale cimitero.
A Fiorenzo Trevisan è stato intitolato il reparto Agesci “Ronchi 1” (reparto in funzione dal 1945 al 1963).