Enzo Mangiavacchi nacque a Pienza, piccolo comune in provincia di Siena, il 20 gennaio del 1924. Cresciuto in un ambiente dalle radicate tradizioni religiose, fin da giovanissimo fece parte del circolo Giac San Francesco del suo paese natale. Visto il suo costante impegno e la sua dedizione verso le attività associative, nel corso del tempo gli vennero assegnate sempre maggiori responsabilità fino a essere nominato presidente parrocchiale nel corso del 1941.
Negli anni giovanili ebbe modo di attendere agli studi elementari e medi e, successivamente, venne ammesso all’Istituto tecnico agrario di Firenze, dove conseguì il diploma nel corso del 1942. Alla fine dello stesso anno si iscrisse alla Facoltà di agraria dell’ateneo del capoluogo toscano ma, dopo pochi esami, fu costretto a sospendere il percorso universitario perché richiamato a svolgere il servizio militare per assolvere agli obblighi di leva. Fu proprio durante il periodo di formazione sotto le armi che M. venne raggiunto dalla notizia della caduta del regime fascista e, successivamente, da quella della ratifica dell’armistizio di Cassibile che, pur ponendo ufficialmente fine alle ostilità con le forze angloamericane, lasciava aperto il nodo circa l’atteggiamento che le forze armate avrebbero dovuto tenere davanti all’ex alleato germanico. Vista la confusione creatasi tra i reparti italiani, dovuta alla mancanza di direttive chiare da parte dei comandi militari, il giovane decise di lasciare il suo posto per non essere costretto a scegliere tra l’arruolamento nelle fila della Wehrmacht o l’internamento obbligato nei campi in Germania.
Presi immediati contatti con il movimento di opposizione all’occupazione nazifascista, decise di darsi alla macchia e di raggiungere le formazioni partigiane che andavano formandosi nel senese. Dopo aver dimostrato il proprio valore in diverse azioni di sabotaggio e guerriglia armata, M. venne ucciso il 20 giugno del 1944 in località Lucignanello Bandini, vicino Montalcino, durante un’imboscata tesa al suo gruppo da alcuni militi tedeschi in operazione di rastrellamento.